di Marco Maglio
Think Privacy! E’ un messaggio
che invita alla moderazione e alla cautela chi usa informazioni aziendali.
Viene diffuso nei luoghi di lavoro attraverso manifesti, volantini, gadget
vari, tutti personalizzati con questa formula che fa riflettere sull’importanza
che la protezione dei dati personali assume nella vita di tutti i giorni.
Nel mondo anglosassone è da tempo
uno slogan conosciuto dai dipendenti di grandi aziende organizzazioni
multinazionali.
Sono campagne di comunicazione
interna che diffondono la cultura della riservatezza per l’utilizzo dei
documenti e delle banche dati aziendali. Gestire senza cura i dati di un
cliente, di un fornitore, di un collega, significa mancare di rispetto a queste
persone e può causare danni irreparabili per l’azienda. Le conseguenze negative
determinate dall’abuso delle informazioni riservate sono costituite dalle
possibili sanzioni che i Titolari del trattamento possono essere costretti a
subire. Con le nuove norme introdotte dal Regolamento Generale Europeo sui dati
personali che sarà operativo in tutta l’Unione Europea dal 2018 le sanzioni
previste per illecito uso dei dati personali possono arrivare fino al 4% del
fatturato mondiale per un Gruppo multinazionale e fino a venti milioni di euro
per una singola azienda.
Ma i danni riguardano l’immagine
dell’azienda e la sua reputazione: una società che tratta male i dati è una
società che dimostra di essere disorganizzata e disattenta, irrispettosa e
pericolosa: un’azienda da evitare per lavoratori, clienti, prospect.
Le aziende hanno compreso che i
dati sono la “materia prima” della New Economy: occorre custodire con cura
questo patrimonio, prevenendo azioni che possono metterlo a rischio. Da qui è
nata l’idea di svolgere vere e proprie campagne di comunicazione interne che
rendano concrete le linee guida che gli uffici legali aziendali pubblicano per
imporre procedure di sicurezza.
L’idea è piaciuta alle
istituzioni e nel Regno Unito, l’Information Commissioner Office, la locale
autorità per la protezione dei dati personali, ha diffuso un toolkit, rivolto
soprattutto alle piccole e medie imprese (perché il tema riguarda tutte le
aziende), che spiega come gestire queste campagne di comunicazioni interne. E’
nato un Consorzio non profit che aiuta imprese ed enti a divulgare questi
materiali (Tutti i dettagli sono nel sito www.thinkprivacy.org ).