domenica 8 novembre 2009

Telemarketing: la (brutta) riforma che (forse) verrà


Il testo di legge attualmente in discussione alla Camera, approvato dal Senato il 4 novembre scorso, (cosiddetto emendamento Malan alla legge di conversione del Decreto Legge n. 135/2009) prevede una serie di significative modifiche alla normativa che regola l'uso del telefono a fini commerciali.

Si prevede l’approvazione definitiva del testo alla Camera nelle prossime settimane.

In estrema sintesi la modifica approvata dal Senato prevede quanto segue:

1) Il trattamento dei dati presenti negli attuali elenchi telefonici, mediante l’impiego del telefono per finalità commerciali, e` consentito nei confronti di chi non abbia esercitato il diritto di opposizione mediante l’iscrizione della numerazione della quale e` intestatario in un registro pubblico delle opposizioni.

2) Viene istituito un "registro delle opposizioni" al quale si dovranno iscrivere coloro che non desiderano ricevere chiamate indesiderate.

3) La vigilanza e il controllo sull’organizzazione e il funzionamento del registro delle opposizioni e sul trattamento dei dati sono attribuiti al Garante per la protezione dei dati personali.

4) La violazione del diritto di opposizione e` sanzionata con il pagamento della sanzione amministrativa di 10.000 euro per ogni singola violazione.

5) Il registro delle opposizioni e` istituito entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Fino al suddetto termine, restano in vigore i provvedimenti adottati dal Garante per la protezione dei dati personali.

6) Sino al termine di sei mesi successivi alla data di entrata in vigore della legge di riforma i soggetti che potevano utilizzare i vecchi elenchi telefonici (formati prima dell'agosto 2005) fino al 31 dicembre 2009 potranno continuare ad utilizzarli fino al termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di riforma.


Per quanto riguarda il registro delle opposizioni le normativa prevede questi criteri e princıpi generali cui dovrà attenersi la normativa attuativa che dovrà essere emanata entro sei mesi dall'approvazione della riforma:

A) attribuzione dell’istituzione e della gestione del registro ad un ente o organismo pubblico titolare di competenze inerenti alla materia;

B) previsione che l’ente o organismo deputato all’istituzione e alla gestione del registro vi provveda con le risorse umane e strumentali di cui dispone o affidandone la realizzazione e la gestione a terzi, che se ne assumono interamente gli oneri finanziari e organizzativi, mediante contratto di servizio. I soggetti che si avvalgono del registro per effettuare le comunicazioni corrispondono tariffe di accesso basate sugli effettivi costi di funzionamento e di manutenzione. Il Ministro dello sviluppo economico determina tali tariffe;

C) previsione che le modalità tecniche di funzionamento del registro consentano ad ogni utente di chiedere che sia iscritta la numerazione della quale e` intestatario secondo modalità semplificate ed anche in via telematica o telefonica;

D) previsione di modalità tecniche di funzionamento e di accesso al registro mediante interrogazioni selettive che non consentano il trasferimento dei dati presenti nel registro stesso, prevedendo il tracciamento delle operazioni compiute e la conservazione dei dati relativi agli accessi;

E) disciplina delle tempistiche e delle modalità dell’iscrizione al registro, senza distinzione di settore di attività o di categoria merceologica, e del relativo aggiornamento, nonché del correlativo periodo massimo di utilizzabilità dei dati verificati nel registro medesimo, prevedendosi che l’iscrizione abbia durata indefinita e sia revocabile in qualunque momento, mediante strumenti di facile utilizzo e gratuitamente;

F) obbligo per i soggetti che effettuano trattamenti di dati a fini commerciali di garantire la presentazione dell’identificazione della linea chiamante e di fornire all’utente idonee informative, in particolare sulla possibilita` e sulle modalità di iscrizione nel registro per opporsi a futuri contatti;

G) previsione che l’iscrizione nel registro non precluda i trattamenti dei dati altrimenti acquisiti e trattati previa informativa e consenso quando prescritto.

Cosa si deve pensare di una riforma di questo genere? Che siamo un Paese decisamente fantasioso e che invece di intervenire sulle cause della malattia il nostro legislatore preferisce agire sui sintomi. Qualunque persona di buon senso può osservare che l'istituzione di un registro di cancellazione crea problemi soprattutto per chi non è in grado di esprimere agevolmente la sua volontà di non ricevere chiamate. Credo sarebbe stato doveroso, quanto meno, prevedere che se la richiesta di cancellazione viene ricevuta durante un telefonata commerciale colui che l'ha effettuata ha l'obbligo di comunicare al registro l'opposizione al trattamento. Su questo nulla dice la legge e immagino che invece ssarà un punto dal quale nasceranno forti elementi di discussione tra imprese e consumatori.

Ma questo è solo uno spunto di riflessione. I problemi legati a questa futura riforma sono molti e non tarderanno a venire allo scoperto. Ne scriverò in un prossimo post.

In ogni caso temo che questa scelta non tarderà a far sentire i suoi effetti negativi.

Mi sembra che si sia persa una buona occasione per realizzare una riforma di sistema che chiarisca quali devono essere le regole generali per le attività di telemarketing. Si è scelto di intervenire solo sugli aspetti che riguardano l'uso dei numeri di telefono per effetuare chiamate commerciali; si sarebbe dovuto - a mio parere - stabilire invece a quali regole devono attenersi coloro che vogliono telefonare ai consumatori per vendere prodotti o servizi. Come spesso succede siamo di fronte ad un classico intervento sull'ultimo segmento, guardando solo agli aspetti più superficiali di un problema molto complesso. Avrei trovato più efficace da parte del legislatore agire in profondità e dare al telemarketing regole specifiche, esatamente come si è fatto per le vendite a distanza, per le vendite dirette, per il multilevel marketing.

Intanto il Garante ha - giustamente- già fatto sapere quale sia la sua valutazione su questo intervento legislativo.

Questo è il comunicato stampa diffuso da uno dei quattro componenti del collegio del Garante che più si è impegnato in questi anni per garantire l'effettivo rispetto dell'art. 130 del D.lgs 196/2003 e per limitare le cosiddette chiamate indesiderate.
Dice cose sensate. Io sottoscrivo parola per parola. Chiunque si sia occupato di questa materia e abbia un minimo di conoscenza degli orientamenti condivisi in ambito europeo non potrebbe, d'altra parte pensarla diversamente.

Comunicato stampa dal sito del Garante

Paissan, Garante privacy: "Grave errore il via libera alle molestie pubblicitarie"

"I cittadini verranno disturbati da una quantità incredibile di telefonate pubblicitarie, anche se non hanno mai dato il loro consenso alle chiamate". Mauro Paissan, componente del Garante privacy, sottolinea "gli effetti negativi dell'emendamento approvato dal Senato sulle telefonate promozionali, che finirà col danneggiare lo stesso telemarketing, che apparirà sempre più invadente e insopportabile".
"Si tratta di un errore. Gli utenti telefonici – afferma Paissan - verranno bombardati di messaggi e si vedranno costretti a iscriversi a un apposito registro per opporsi. Ma questi registri non hanno funzionato in nessun paese dove sono stati istituiti. E comunque molti cittadini, soprattutto gli anziani, troveranno molta difficoltà a manifestare il loro dissenso".
"Infine – conclude Paissan – l'Italia con questa norma si rende responsabile di un'ulteriore infrazione comunitaria e Bruxelles ce la farà pagare".

E tutto questo succede mentre la Germania, per chi non lo sapesse, non più tardi di due mesi fa ha adottato una modifica significativa alla sua normativa sul trattamento dei dati personali abbracciando con convinzione il modello "italiano" basato sul opt in. Immagino che gli amici tedeschi penseranno adesso che, come al solito, noi italiani siamo tanto fantasiosi e decisamente imprevedibili. E ce lo diranno scuotendo la testa, con quel sorrisetto sulle labbra che la dice lunga sul livello di autorevolezza che ci viene riconosciuto.


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