giovedì 12 novembre 2009

Telemarketing: la strada per la (brutta) riforma è in salita.

Riportiamo questo comunicato diffuso dall'ANSA.

La strada per la (brutta) riforma per il telemarketing ,che verrà discussa dalla Camera dei deputati lunedì 16 novembre, è in salita. Ne abbiamo parlato e abbiamo promesso di seguire con attenzione gli sviluppi. Questa presa di posizione dell'Unione Europea, se verrà confermata, rischia di avere effetti pesanti. Chi ha la responsabilità di decidere farebbe bene a tenerne conto.


PRIVACY: COMMISSIONE UE AVVERTE, ITALIA A RISCHIO INFRAZIONE
(ANSA) - BRUXELLES, 12 NOV - Se l'Italia proroghera' la possibilita' di utilizzare le banche dati a fini commerciali in contrasto con le norme Ue, alla Commissione europea non restera' che andare avanti verso l'apertura di una procedura d'infrazione. E' quanto hanno sottolineato oggi fonti di Bruxelles vicine alla commissario per le telecomunicazioni, Viviane Reding. In questi giorni la Camera sta esaminando un provvedimento, che dovrebbe approdare lunedi' al voto dell'aula, che proroga di sei mesi, a partire dal primo gennaio prossimo, la sospensione della normativa sulla privacy che consente alla societa' di televendita di utilizzare a fini commerciali i dati, ad esempio degli utenti telefonici, senza il loro preventivo consenso.

''La normativa europea e' estremamente chiara'', ha osservato oggi una fonte della Commissione ricordando che l'Italia non ha ancora risposto alla lettera con la richiesta di chiarimenti inviata da Bruxelles a Roma lo scorso giugno in base alla presunta violazione della direttiva Ue sulla e-privacy.
''Guardiamo con preoccupazione all'evolversi della situazione'', ha aggiunto la stessa fonte.

A essere finito nel mirino di Bruxelles, lo scorso giugno, e' stato il decreto legge 207 del 30 dicembre 2008, convertito in legge nel febbraio 2009, con il quale e' stato consentito l'utilizzo delle banche dati, costituite a partire dagli elenchi telefonici, per fini promozionali fino al 31 dicembre 2009. Ora, attraverso un emendamento al decreto legge 25 settembre 2009 contenente disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari, l'Italia si appresa a prorogare per altri sei mesi l'utilizzo delle banche dati. (ANSA).

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